Contratti a termine, le modifiche in decreto lavoro ufficiale sono diverse da quelle annunciate
La revisione delle modalità di assunzione con contratti a termine riguardava e riguarda soprattutto le causali di assunzione: l’intervento annunciato dal governo era inizialmente quello di totale cancellazione delle causali da inserire nei contratti a termine superiori ai 12 mesi e il contestuale allungamento del periodo di validità dei contratti a tempo indeterminato dai 24 mesi attuali ai 36 mesi.
Con l’approvazione ufficiale del Decreto Lavoro, la misura è cambiata: non più cancellazione ma modifiche. Per rinnovi di contratti a termine oltre i 12 mesi, le causali dovranno essere inserite e potranno essere stabilite da:
- contratti collettivi, come già avviene per alcuni contratti nazionali di lavoro come Ccnl tessile-abbigliamento, artigiani dell’alimentare, pelletteria, cartai e lavanderie industriali, e solo se la contrattazione collettiva non prevede nulla in merito;
- patti individuali tra azienda e lavoratori in base a specifiche esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva, e in tal caso devono essere approvate dalle commissioni di certificazione costituite presso gli enti bilaterali, le direzioni provinciali del lavoro, le università, il ministero del Lavoro o i consigli provinciali dei consulenti del lavoro;
- sostituzione di altri lavoratori.