Autonomia differenziata, il Senato “stronca” la riforma Calderoli: rischio indebolimento per scuola e sanità. Poi la precisazione: “Era solo una bozza”
Nonostante il disegno di legge sull’autonomia differenziata affermi che “non devono scaturire nuovi o superiori costi per il bilancio pubblico”, si potrebbero tuttavia generare “oneri finanziari al momento di definire i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) relativi ai diritti civili e sociali che devono essere assicurati su tutto il territorio nazionale”
Questa è una considerazione emersa dalla nota di lettura del Servizio Bilancio del Senato preparata per l’esame del disegno di legge in commissione Affari costituzionali del Senato.
“Potrebbero emergere ulteriori oneri finanziari – continua il documento – nella fase successiva alla definizione dei Lep, durante la verifica di specifiche aree o settori di attività oggetto dell’accordo” tra Stato e Regioni, “in relazione alla garanzia del raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni, così come durante il monitoraggio degli stessi. Un’altra situazione che potrebbe portare a ulteriori oneri riguarda l’incarico assegnato alla Commissione paritetica di valutare annualmente gli oneri finanziari derivanti, per ogni Regione coinvolta, dall’esercizio delle funzioni e dalla fornitura dei servizi legati alle ulteriori modalità e condizioni particolari di autonomia, come previsto dall’accordo”.