Dal lavoro disagiato nei cimiteri, all’indennità per il lunedì e per la neve: Ama taglia i bonus ai lavoratori
Stop a bonus e indennità storiche con l’azienda pronta a recuperare dai lavoratori anche gli arretrati. E’ la decisione dei vertici Ama che rischia di generare un nuovo terremoto all’interno della municipalizzata con operatori e sindacati che già annunciano battaglia contro il provvedimento.
Un riassetto retributivo che spazza via dalle buste paga dei dipendenti quei plus ottenuti in anni di contrattazioni. “Una proliferazione disordinata di istituti economici di diversa natura, che nel tempo si sono stratificati sviluppandosi per sommatoria e […] in taluni casi – si legge nella lettera firmata dal capo del personale di Ama, Antonio Migliardi – continuando ad operare in duplicazione”. Da qui il taglio: via l’incentivo per i lavoratori totalmente idonei alle mansioni assunti prima del 2004 e che oggi dunque vantano anche una buona anzianità di servizio, stop ai bonus scaturiti da dodici accordi sottoscritti dal 1983 al 2022. Tra questi l’indennità per la maggiore produttività nei giorni post festivi (1983), il bonus “neve” (1996), quello per il lavoro disagiato nei cimiteri (2021) e le indennità per chi lavora negli impianti (2022). Dal 1 luglio basta a tutte quelle erogazioni che Ama definisce “indebite” con l’azienda pronta ad avviare “le iniziative di recupero del pregresso”.
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