Ponte sullo Stretto stroncato dagli ambientalisti: “Illegittimo, dannoso e antieconomico”
L’approvazione del decreto legge voluto dal governo che rilancia il progetto del 2011 del ponte ad unica campata sullo Stretto di Messina “non supera le criticità di fondo sollevate dagli ambientalisti sulla insostenibilità dal punto di vista ambientale, economico-finanziario e sociale dell’opera”. E’ quanto viene affermato dal gruppo di esperti ambientalisti, tra i quali c’è anche Aurelio Angelini, docente di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio all’Università di Palermo, che per Kyoto Club, Lipu e Wwf ha redatto il dossier “Lo Stretto di Messina e le ombre sul rilancio del ponte”.
Si tratta secondo il gruppo di lavoro di “un’opera dal costo elevatissimo e ingiustificato (14,6 miliardi di euro, quasi un punto di Pil), di cui non è stata ancora dimostrata la costruibilità e non è finanziata, che si vuole realizzare con una procedura di valutazione di impatto ambientale addomesticata e bypassando l’obbligo di gara per l’affidamento al general contractor
PALERMOTODAY