Movida selvaggia e risarcimento: la sentenza della Cassazione
La Cassazione ha emesso sentenza finale su una causa aperta da più di dieci anni a Brescia che riguardava un risarcimento danni per movida rumorosa
Nel 2012 una coppia che vive nel centro di Brescia fa causa al Comune per i rumori serali causati dalla movida troppo rumorosa nella loro zona. In seguito ad alterne sentenze nei primi due gradi di giudizio, dopo più di dieci anni, è arrivata la sentenza finale da parte della Cassazione.
Famosa per essere insieme a Bergamo la prescelta come Capitale della Cultura 2024, Brescia è anche la patria del noto Franciacorta, uno dei vini italiani più apprezzati e più bevuti anche durante l’aperitivo. Gianfranco Paroli e la moglie Piera Nava vivono nello storico quartiere Carmine, più precisamente in via Fratelli Bandiera, nel cuore della città di Brescia. Questa è considerata una delle zone più famose della movida cittadina grazie al gran numero di locali che portano alla creazione di assembramenti e, spesso, anche schiamazzi rumorosi lungo la strada. A causa del disturbo causato dalle persone in strada nel 2013 Gianfranco Paroli, fratello maggiore dell’allora sindaco di Brescia Adriano Paroli, aveva presentato insieme alla moglie denuncia e aveva fatto causa al Comune per i danni da movida.