La mancata ratifica del MES stona sempre più con la politica di Giorgia Meloni in Europa
La vicinanza tra Giorgia Meloni e l’establishment europeo si tocca ormai con mano. Nell’ultima settimana, la presidente del Consiglio si è recata a Parigi dove ha incontrato il presidente Emmanuel Macron; ha ricevuto a Roma la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola; è andata in Austria a partecipare a un convegno con il cancelliere Karl Nehammer.
Nelle tre occasioni non sono mancate le foto in cui la signora Meloni si mostrava sorprendentemente sorridente e a suo agio con i suoi interlocutori europei.
So bene che le regole della buona creanza (e dell’opportunismo politico) prevedono il sorriso e il calore. Al tempo stesso, questa vicinanza fa riflettere. Tralasciamo per un attimo i motivi dietro a questo rapprochement, che desta comunque sorpresa per una leader che fino a qualche mese fa ha fatto campagna elettorale contro l’establishment europeo e contro l’Unione europea.
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