Francia a ferro e fuoco
Terza notte di scontri in diverse città del Paese dopo l’uccisione, martedì, di un 17enne da parte di un agente di polizia
Bruciano le “banlieues” in Francia, con la morte di un 17enne, ucciso da un poliziotto (nel frattempo messo agli arresti), che ha riacceso le braci di una rabbia mai sopita. Dopo le devastazioni della notte su giovedì, con municipi, scuole, palazzi presi d’assalto, incendi ovunque, auto distrutte e persino un assalto al carcere di massima sicurezza di Fresnes, la Francia ha vissuto una terza notte (quella su oggi, venerdì) di estrema tensione, da Parigi a Marsiglia, da Lilla a Lione.
Mentre l’agente che ha ucciso l’adolescente (che guidava senza patente e non si era fermato a un posto di blocco) “chiede perdono alla famiglia del giovane” e la madre del ragazzo afferma di non “avercela con la polizia ma con un solo agente”, la presenza delle forze dell’ordine è quadruplicata con il Governo che ha messo in campo circa 40’000 poliziotti.
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