Non autosufficienza: la legge c’è ma i decreti attuativi e gli investimenti ancora latitano
Cosa serve di più agli anziani non autosufficienti, oggi in Italia?
La risposta si può sintetizzare in più servizi, di tutti i tipi, domiciliari, residenziali, semiresidenziali; poi una diffusione più perequata di questi servizi tra le regioni, in proporzione agli anziani residenti; infine una maggiore facilità di accesso, più informazione, canali semplici e diffusi sul territorio.
In Italia vivono circa 3 milioni e 800 mila persone anziane non autosufficienti. Diventeranno 4,4 milioni nel 2030 e 5,4 milioni nel 2050: un esercito.
Per loro è stata varata una legge, la legge n. 33, una buona legge, che manca però dei decreti attuativi e che soprattutto non prevede alcuno stanziamento di risorse.
Oggi appena il 6,3% delle persone non autosufficienti è ospitato in una struttura residenziale. Si tratta prevalentemente di «grandi anziani» over 85, spesso afflitti da demenza e con ridotta speranza di vita. A questi si aggiunge uno 0,6% in strutture semi-residenziali. Il 21,5% fruisce di servizi di assistenza domiciliare (ma attenzione: l’intensità media è di sole 15 ore all’anno). Circa un milione, il 26%, è assistito da una badante, nel 60% dei casi assunta in modo parzialmente o totalmente irregolare. Il restante 45% è privo di qualunque assistenza professionale, affidato solamente alla cura di un familiare