A cosa serve un consulente patrimoniale? Il caso pratico
LOREDANA FERRARA
Sofia ed Alessandro hanno 45 anni vogliono acquistare casa a Todi, dove vivono. Hanno buoni stipendi, un curriculum lavorativo continuativo e nessuna problematica finanziaria. La banca non avrà problemi a concedere un mutuo e loro sono stati così diligenti da mettere da parte mensilmente una quota dei redditi per le spese vive. Non sono sposati e hanno un bellissimo bimbo di 10 anni, Leonardo. Alessandro ha anche un figlio di 20 anni, Fabrizio, che vive con la madre a Milano. I ragazzi hanno un ottimo rapporto, ma sono cresciuti lontani e hanno due stili di vita decisamente diversi; Leonardo adora la tranquillità del paese, Fabrizio il dinamismo della città. Che succederà quando Sofia ed Alessandro non ci saranno più? Certo, non è carino parlarne quando stanno creando il loro piccolo mondo. Eppure, nell’interesse dei ragazzi, bisogna farlo. Mettiamo, statisticamente, che venga a mancare prima Alessandro. Fabrizio si troverebbe a possedere una porzione di un immobile a 500 km da casa di cui non potrà disporre liberamente poiché ancora abitata da Sofia, con cui lui non ha alcun legame di parentela. E quando anche Sofia ci lascerà Leonardo e Fabrizio condivideranno una villetta in un paesino, lontano dagli interessi di Fabrizio, e per di più non in parti uguali: Leonardo infatti sarà proprietario del 75% e Fabrizio del 25%. Come evitare questa situazione che rischia di mettere in difficoltà i ragazzi? Esistono diverse soluzioni. Modificare l’intestazione dell’immobile, disporre per via testamentaria una diversa distribuzione dei beni, utilizzare strumenti di trasferimento generazionale come le polizze finanziarie. Il consulente patrimoniale saprà consigliarvi la soluzione migliore.
Loredana Ferrara
Consulente finanziaria e patrimoniale, specializzata in materia previdenziale
Recapiti: tel 348 0586469