Sentenze contro le donne, quando la violenza diventa “uno scherzo”
Due donne denunciano violenza, le giudici credono al loro racconto che ritengono pienamente attendibile ma l’imputato viene assolto perché il fatto non costituisce reato. Ovvero: la violenza, anche se è accertata, non è violenza. In un caso perché si è trattato solo di uno “scherzo”. Nell’altro perché la vittima ha impiegato 30 secondi per reagire. Sentenze che confermano come in Italia per combattere la violenza contro le donne non servano leggi nuove, ma l’applicazione di quelle esistenti. In tutti e due i casi, si andrà in appello.