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UIFOR: accolta con favore la Flat Tax per i dipendenti

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Il sindacato UIFOR – Unione Italiana Forfettari accoglie positivamente l’idea del Governo sulla riforma fiscale  di inserire la flat tax anche ai lavoratori dipendenti. A livello nazionale il dipendente che è colui che maggiormente con le proprie tasse contribuisce e finanzia le casse dello stato, dal 1995 ad oggi ha visto progressivamente aumentare in maniera importante la tipologia di spese che rientrano in quelle essenziali per la vita di tutti i giorni. Chiaramente non parliamo delle spese al ristorante o per la vacanza, parliamo invece del costo della benzina, del costo delle bollette e delle utenze, del costo degli interessi di mutuo per la prima casa. Tutti costi che sono aumentati e che non sono stati accompagnati dall’aumento degli stipendi. Il dipendente si è visto sempre man mano privato di risorse economiche da destinare ai cosiddetti beni necessari per la vita, e da togliere alla propria famiglia e al tempo libero.

Secondo un recente studio di Confcommercio, le spese obbligatorie dei cittadini italiani assorbono oltre il 40%  della disponibilità delle famiglie, limitando sempre più le disponibilità economiche. Vi è un vero e proprio allarme nel mondo del commercio, con l’inflazione che aumenta si riduce il benessere dei dipendenti, e con gli stipendi che non aumentano, resta elevata la spesa per i beni essenziali che incide pesantemente sui bilanci delle famiglie e il contribuente italiano ha sempre meno ricchezza.

A questo fenomeno va aggiunto anche un aspetto che crea maggior divario dal punto di vista fiscale tra il lavoratore residente al sud e il lavoratore che invece lavora al nord, perché ciò vuol dire anche che al sud non solo si guadagna di meno e si pagano le imposte come al nord, ma dovendo spendere anche di più per vivere e produrre lavoro, chiaramente si hanno meno soldi per pagare le imposte. Chi abita al nord ha più soldi e più capacità contributiva per pagare le imposte, oltre ad avere più servizi di chi vive al sud, vedi i trasporti, gli ospedali, gli asili nido ed altro. Serve una giustizia fiscale che tenga conto di questo fenomeno e di questi dati, proponiamo dunque che al sud debbano essere previste meno tasse, regole più semplici per calcolare le imposte e soprattutto un meccanismo che permetta di considerare questi maggiori costi sostenuti al sud rispetto a chi vive al nord.

Oggi un dipendente sta spendendo di più a causa dell’inflazione attuale, se non si accompagna il dipendente con un aumento degli stipendi, vuol dire che le persone hanno sempre meno soldi per il tempo libero e per pagare le imposte, stanno spendendo di più per vivere. Come sindacato dei forfettari UIFOR lo ribadiamo a gran voce, è importante lavorare sulla riduzione del carico fiscale, come per le imprese anche per i lavoratori.

Va dunque colta con favore l’iniziativa del Governo di proporre la flat tax anche per i dipendenti, per poi ripartire con una programmazione e una riforma più strutturale e organica dell’intera tassazione. Flat tax che non deve essere vista come unica tassa piatta, ma anche rivisitata a scaglioni, permettendo ad una determinata fascia di reddito, ipotizziamo sotto i trenta mila euro, la possibilità di andare a dedurre anche quella tipologia di spese che sono essenziali per produrre reddito, tipo i trasporti, il costo della benzina e dell’automobile . Inoltre dare la possibilità di dedurre anche eventualmente quei contributi che il dipendente dovesse destinare ad una previdenza complementare. Siamo certi che ciò favorirebbe un maggiore dialogo e avvicinamento tra il cittadino contribuente e il fisco e soprattutto rappresenterebbe uno strumento di svolta per l’economia dell’intero paese.

Cataldo Pugliese

Presidente  Unione Italiana Forfettari

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