Vigili del fuoco

Trent’anni fa la strage di Via Palestro a Milano

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VIGILI DEL FUOCO 🔥

Sono passati 30 anni dal 27 luglio 1993 quando, poco dopo le 23 in via Palestro, all’altezza del Padiglione di Arte contemporanea (PAC), un ordigno nascosto in un’autovettura causò la morte di 5 persone.
Quella notte, vittime del vile atto di terrorismo mafioso, morirono tre Vigili del fuoco – Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno – l’agente di Polizia Locale Angelo Ferrari, che aveva visto del fumo uscire dall’auto e quindi aveva richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco, e un cittadino del Marocco senza fissa dimora, Moussafir Driss.

Di fronte al Padiglione d’Arte Contemporanea, luogo e simbolo della lunga catena di attentati mafiosi che colpirono quell’anno strategicamente i simboli artistici e culturali del nostro Paese, stamane si sono dati appuntamento le autorità civili e militari per rendere ancora una volta omaggio alle vittime. Presenti il Capo Dipartimento Prefetto Laura Lega, il Capo del Corpo Nazionale Carlo Dall’Oppio, il Prefetto di Milano Renato Saccone, il Direttore Regionale Fabrizio Piccinini e il Comandante Provinciale Nicola Micele, insieme a tutti i massimi vertici regionali e provinciali degli altri Corpi militari.

Ai lati della targa il Sindaco Beppe Sala, a nome del capoluogo lombardo, ha deposto una corona di fiori ricordando che “Milano quella sera venne drammaticamente ferita ma non abbattuta e che da quel momento il senso di legalità ha pervaso ancora di più il tessuto sociale e produttivo della città”.

Il capo Dipartimento Laura Lega e Il Capo del Corpo Carlo Dall’Oppio a nome di tutti i vigili del fuoco si sono stretti attorno ai familiari delle vittime promettendo che “non verranno lasciati mai soli e che sulla memoria storica e collettiva si può e si deve costruire una società civile più sana e più giusta”.

Dopo un breve dibattito nelle sale del PAC, con gli interventi fra gli altri del Procuratore Antimafia Giovanni Melillo e del Procuratore Aggiunto della Repubblica Eugenio Fusco, le autorità simbolicamente sono salite sull’autopompa che quella sera giunse per prima in via Palestro affiancandosi alla Fiat Uno imbottita di tritolo. Attraverso un filmato hanno potuto ripercorrere gli ultimi istanti che precedettero l’esplosione con gli audio originali dei vigili del fuoco, colpiti subito dopo barbaramente.

In serata, altro momento aggregativo in ricordo della strage con la Santa Messa al Distaccamento di via Benedetto Marcello officiata dall’Arcivescovo di Milano Monsignor Delpini per concludersi con il toccante momento di raccoglimento alle ore 23,14, orario dell’esplosione della bomba, con il suono delle sirene degli automezzi del Comando dei Vigili del Fuoco di Milano e con il tricolore dispiegato dal personale del Nucleo SAF.

La “settimana della memoria” in ricordo delle vittime di via Palestro, voluta fortemente da Comune di Milano e Vigili del Fuoco, si concluderà il 30 luglio con mostre e dibattiti sempre presso il Padiglione d’Arte Contemporanea.

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