cronaca

Pnrr, altolà Ue ai tagli sull’ambiente: nel mirino il rinvio delle misure sul dissesto idrogeologico

Spread the love

RUXELLES. La strada per la revisione del Pnrr italiano «è ancora lunga» perché la Commissione europea «non si limiterà ad accettare le modifiche proposte a scatola chiusa». Mentre in Italia governo e maggioranza festeggiano per il (primo) via libera alla richiesta di pagamento della terza rata e per il (primo) via libera alla richiesta di modificare la quarta (per entrambe ora serve l’ok dei governi e il primo bonifico da 18,5 miliardi non arriverà prima di fine settembre, forse addirittura ottobre), autorevoli fonti Ue consultate da La Stampa mettono le mani avanti e gelano le aspettative di chi dà per scontata l’approvazione del piano ideato dal governo da parte della Commissione. «C’è ancora molto lavoro da fare». E a sollevare i dubbi di Palazzo Berlaymont è soprattutto la scelta di stralciare i capitoli dedicati all’ambiente, in particolare quelli relativi al dissesto idrogeologico. Il testo che arriva in Parlamento, dunque, è tutt’altro che blindato: può – anzi, deve – essere ancora modificato.

la stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *