Ecco i decreti firmati. Banche tassate con il tetto e non si prevede l’incasso
Il presidente della Repubblica ha firmato i due decreti partoriti dall’ultimo Consiglio dei ministri quello sulla giustizia e l’altro con all’interno la tassa sugli extraprofitti bancari e le nuove norme sui taxi e sul caro voli. Non è il fischio di fine partita, piuttosto quello dell’inizio. La prossima mano si giocherà in settembre, quando i decreti saranno in parlamento per la conversione.
Il comitato di presidenza dell’Abi (Associazione bancaria) si è riunito ieri mattina e al termine del vertice ha diramato un comunicato all’insegna della sobrietà e della misura. Anche perché dalla relazione tecnica che accompagna il decreto si scopre che non è possibile fare previsioni sul gettito della nuova tassa: «Dal punto di vista strettamente finanziario, la disposizione determina effetti positivi in termini di entrate prudenzialmente non stimati».
Le banche comunque si dichiarano «sorprese» e confermano di essere «molto unite» ma in un atteggiamento non apertamente battagliero, improntato anzi a «cautela, fermezza, serietà, senso di responsabilità». Nessuno scontro aperto, dunque, ma una trattativa discreta per svuotare quanto più possibile il provvedimento.
il manifesto