Gela: paura nell’ex lido Eden, colonia di stranieri rischia di rimanere in trappola nel fuoco
Alle 17.30 l’inferno si materializza nel salotto della Movida, il lungomare. Prima una coltre di fumo che si alza sospetta dal rudere del Lido Eden. Poco dopo, turisti in spiaggia, clienti dei bar, passanti, vedono una lingua di fuoco minacciosa levarsi verso il cielo da una grossa palma. Dal di dentro è ancora peggio: una colonia di extracomunitari, per lo più ragazzi provenienti dal Bangladesh, ambulanti senza fissa dimora, che hanno eletto domicilio in quel caseggiato pericolante, scappano come topi per paura dell’irreparabile. «Pare – racconta qualcuno – stessero provando a cucinare qualcosa, quando il fuoco è sfuggito di mano». Avrebbero provato a gettare dell’acqua, ma poi non hanno potuto far altro che scegliere l’extrema ratio: la fuga. Rischiavano di rimanere in trappola tra fiamme e fumo tossico.
today.it