Il robot pompiere entra per primo negli edifici in fiamme. Così una startup vuole proteggere i vigili del fuoco
aradigm Robotics è la startup che sta realizzando un robot in grado di esplorare gli edifici in fiamme. La sua funzione non è quella di spegnere gli incendi, bensì di farsi strada negli ambienti e nelle stanze per capire se ci sono persone intrappolate e da salvare o altre situazioni di rischio. Nel caso in cui non ci fossero vite in pericolo la tecnologia informa i vigili del fuoco, evitandogli così inutili rischi per la loro incolumità. «Prima ancora di spegnere le fiamme, i pompieri devono entrare negli edifici per cercare le vittime. Ciò significa che possono rimanere intrappolati, bloccati dalle macerie, perdersi e rimanere senza ossigeno». A parlare è il Ceo Siddarth Thakur, che ha scelto di fondare questa startup partendo proprio da una tragedia avvenuta a Dallas, dove dieci anni fa il pompiere Stanley Wilson ha perso la vita in servizio.
La tecnologia in certi casi può salvare la vita. Si pensi ai robot utilizzati in caso di sospetti pacchi bomba. L’esempio di Paradigm Robotics non è inedito: esistono già robot utilizzati ad esempio a Los Angeles, dove però il Thermite RS3 (in grado anche di spegnere incendi) costa quasi 300mila dollari. Il FireBot, questo il nome del robot della startup, dovrebbe costarne meno di 100mila nel momento in cui arriverà sul mercato (si stima entro la fine del 2024). Il FireBot si guida da remoto ed è pensato per resistere e funzionare ad altissime temperature. Il suo obiettivo principale è di ispezionare gli edifici in rapidità. Una volta in servizio il veicolo dovrebbe funzionare per almeno dieci anni