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Scostamento di bilancio 2023, chi paga e conseguenze

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Una mossa che non è piaciuta solo alle opposizioni, ma anche al Fondo monetario internazionale che ha chiesto all’Italia “ambizioni aggiuntive in termini di aggiustamento dei conti pubblici in un contesto di rafforzamento degli obiettivi che il governo ha in questo ambito”.

Lo scostamento di bilancio è un aumento del debito pubblico oltre le soglie che sono state previste; si tratta di uno strumento che il governo può utilizzare in via eccezionale in un momento di crisi economica oppure di fronte a gravi calamità naturali.

Il termine scostamento di bilancio è entrato nel nostro lessico durante il periodo buio della pandemia, visto che nel nefasto biennio 2020-2021 per sei volte è stato fatto ricorso a questo strumento che ha generato in totale un debito extra pari a 260 miliardi, soldi che sono stati ritenuti necessari per poter affrontare l’emergenza Covid. Il governo Meloni già in precedenza ne ha fatto ricorso a novembre 2022 per contrastare il caro-energia.

Approvare uno scostamento di bilancio significa aumentare il debito pubblico, un autentico macigno che grava sulle spalle di tutti i cittadini: stando alla stima fatta da Bankitalia a luglio 2023, l’indebitamento totale dell’Italia sarebbe pari a 2.858,6 miliardi, 10,4 miliardi in più rispetto al mese precedente.

Ecco spiegato il motivo del gran fermento anche internazionale dopo l’approvazione della nostra NaDef, con il governo che ora dovrà spiegare le buone intenzioni dell’Italia all’Unione europea per evitare un nuovo braccio di ferro con Bruxelles.

money.it

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