Riforma del catasto in arrivo: chi pagherà di più nel 2024
si prevede l’adeguamento della rendita catastale dell’immobile al suo reale valore di mercato.
Si tratta quindi di un cambiamento significativo che si andrà perfezionando nell’aggiornamento periodico dei dati, a differenza di quanto accaduto negli anni precedenti. Ecco quindi che la valutazione degli immobili terrà conto di diversi indicatori, quali: la posizione geografica, le dimensioni dell’immobile, lo stato di manutenzione e le singole caratteristiche specifiche dell’unità immobiliare.
Questa nuova metodologia renderà la valutazione immobiliare più trasparente ed equa, permettendo ai cittadini di meglio riuscire a comprendere il processo attraverso si viene a determinare il valore delle loro proprietà.
La riforma del catasto avrà certamente un impatto significativo in termini fiscali, e non è difficile prevedere a questo punto che influenzerà la tassazione. Tuttavia, prevedere con estrema precisione l’entità di questo impatto, non è affatto semplice. Infatti a tal riguardo saranno previste variazioni anche a livello comunale.
L’aumento delle rendite catastali, per esempio, potrebbe variare non solo da una città all’altra, ma anche da un Comune all’altro. Per quanto riguarda la media nazionale, l’aumento della rendita è previsto essere del 128%. Eppure è evidente che gli aumenti delle rendite catastali che si verificheranno nelle città chiave come Roma (+183%) e Milano (+123%) non possono essere paragonati a quelli che si verificheranno nei piccoli Comuni dislocati lungo tutta la nostra Penisola.
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