Operaia di 26 anni muore sul lavoro: «Testa incastrata in un macchinario». Chi è la giovane vittima
Ancora una morte sul lavoro. Una giovane vita finita in tragedia. Una ragazza è rimasta uccisa da un macchinario che l’ha incastrata e schiacciata, all’altezza del capo, nella ditta di surgelati, a Pieve di Soligo, nel trevigiano, in cui era vicedirettrice. Così è morta martedì pomeriggio Anila Grishaj, un’operaia albanese di 26 anni. L’ennesima morte bianca. In una tragedia silenziosa senza fine. Solo il 14 novembre è morto anche un 59enne all’interno del polo chimico di Ravenna. Altre tre persone sono rimaste ferite in Friuli, Trentino e Lombardia. Le vittime nei primi sette mesi del 2023 sono 559. Negli ultimi venti anni sono morte sul lavoro circa 20 mila persone.
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