Economia e FinanzaIstituzioni

Aumenti azzerati per migliaia di statali

Spread the love

Aumenti azzerati per migliaia di statali, il motivo? L’effetto scalone causato dal taglio del cuneo fiscale contributivo: cresce infatti la retribuzione lorda mensile e rischia di far superare la soglia dei 35mila euro lordi. Oltre quella cifra si perde la decontribuzione. Ma vediamo nel dettaglio. (scopri le ultime notizie su lavorodisoccupazioneofferte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Molti lavoratori del settore pubblico si trovano di fronte a un paradosso: piuttosto che beneficiare di un incremento salariale previsto dal nuovo contratto, si ritrovano con una busta paga invariata o addirittura leggermente ridotta. La causa principale di questa situazione è legata all’effetto scalone generato dal taglio del cuneo fiscale deciso dal governo.

Ricordiamo che il cuneo fiscale è la differenza tra quanto un datore di lavoro spende per un dipendente e quanto effettivamente il dipendente riceve in netto nella propria busta paga. Questa differenza è data da tasse e contributi che gravano sul salario lordo.

Con la manovra di Bilancio, è stato confermato il taglio al cuneo fiscale che, in teoria, dovrebbe portare a un incremento dello stipendio netto. Tuttavia, l’incremento della retribuzione lorda mensile del 6% causato dalla riduzione dei contributi verso l’INPS porta alcuni dipendenti pubblici a superare il limite di reddito annuo di 35.000 euro. Questo limite è fondamentale perché, oltrepassandolo, si perde il beneficio della decontribuzione.

https://lavoroepensioni.it/aumenti-azzerati-per-migliaia-di-statali/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *