Giuristi ed opposizioni contro il nuovo pacchetto sicurezza. Nordio: “L’importate è dare segnali”
In carcere le mamme incinta sorprese a rubare. Pene più dure per ecovandali e chi fa truffe agli anziani. Un agente di polizia potrà buttare fuori di casa un occupante abusivo, il giudice – se al momento non può – valuterà in seguito. E poi pistole agili, leggere, non come quelle di ordinanza, per il personale di pubblica sicurezza che può usarle quando non è in servizio.
Armi, queste, che non hanno bisogno di licenza (tanto chi ha una divisa ce l’ha già). Ci sono almeno sei reati nuovi e molte pene aumentate nei trenta articoli che compongono il disegno di legge sulla sicurezza approvato giovedì sera dal Consiglio dei ministri. Non ci sono i soldi per la Sanità pubblica, la Commissione europea ha appena rivisto al ribasso le previsioni per l’Italia dove il pil cresce ancora meno quest’anno (0,7) e anche nei prossimi due (0,9, e 1,3), gli stipendi e il potere di acquisto delle famiglie restano troppo bassi nonostante gli aumenti tra i 600 e i mille euro all’anno procurati dal taglio del cuneo e dall’accorpamento delle prime due fasce dell’Irpef: colpa dell’inflazione che se li è già mangiati.
E poi, siccome il taglio del cuneo è la conferma di una misura già esistente, non si tratta di un nuovo beneficio ma la conferma di una misura che esiste già. I cittadini, in poche parole, non se ne renderanno conto. Anche l’industria si lamenta e dice che nulla è stato fatto per l’impresa e per chi dovrebbe creare posti di lavoro. Ecco, in questo quadro così complesso, il governo tira fuori dal cilindro l’ennesimo pacchetto sicurezza.
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