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Cdm vara due dl che introducono ‘pagelle’ per le toghe e stretta sui magistrati fuori ruolo

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La tensione fra governo e magistratura, salita dopo le parole del ministro Crosetto sul rischio di una «opposizione giudiziaria», rischia di trasformarsi in uno scontro aspro dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri di due decreti legislativi in materia di giustizia. Il primo riguarda la disciplina dell’ingresso in magistratura e le valutazioni sulla professionalità delle toghe, il secondo introduce una stretta sul collocamento fuori ruolo dei magistrati.

Nei testi non entra invece la norma di cui pure aveva discusso la riunione tecnica pre-consiglio sull’introduzione di test psico-attitudinali per le toghe. Un’idea a suo tempo accarezzata anche da Silvio Berlusconi e che ha fatto subito scattare campanelli d’allarme nella magistratura. Per ora non se ne fa niente ma è possibile che l’esecutivo torni alla carica in un prossimo provvedimento.

Il primo disegno di legge prevede che il fascicolo personale del magistrato, una specie di pagella che ne valuta l’operato, venga aggiornato costantemente. Le valutazioni della toga, con promozioni o bocciature, verranno fatte ogni 4 anni tenendo conto di una serie di criteri, fra cui produttività (ovvero numero e qualità dei procedimenti trattati), diligenza, imparzialità, impegno ecc. Con la riforma, oltre a una valutazione positiva o negativa potrà esserci anche una valutazione non-positiva (che è diversa da negativa): in questo caso il magistrato rimane in magistratura, è rivalutato dopo un anno e perde aumento di stipendio e progressione di carriera.

leggo.it

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