A 75 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, quali risultati sono stati raggiunti?
Il 10 dicembre segna un momento storico: il 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, un testo che è considerato un pilastro nel riconoscimento della dignità umana. Ma che cos’è questo trattato ed è ancora cruciale come prima?
Nel dicembre del 1948 le Nazioni unite hanno adottato la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Considerato il più importante accordo internazionale in materia, questo documento ha gettato le basi per gli standard essenziali sui diritti umani nel mondo del dopoguerra.
“L’essenza della Dichiarazione è che tutti nascono uguali e, fin dalla nascita, hanno diritti che sono universali e indiscutibili. Ha gettato le basi per molti accordi sui diritti umani”, spiega Hugh Williamson, direttore per l’Europa e l’Asia centrale di Human rights watch.
Quando la Dichiarazione universale fu adottata nel 1948, i membri delle Nazioni unite erano solo 58, e 48 Paesi votarono a favore. Oggi hanno aderito più di 190 Paesi e molti hanno ratificato trattati giuridicamente vincolanti basati sui principi della Dichiarazione.
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