A Gaza un cecchino israeliano ha ucciso madre e figlia dentro una chiesa cristiana. L’accusa: «Continuava a sparare»
Il racconto ha ancora aspetti confusi. Non è chiaro se il cecchino israeliano abbia prima sparato alla mamma, Nahida Khalil Anton, o alla figlia Samar. Si sa però che una è stata colpita mentre cercava di trascinare l’altra appena caduta a terra verso una stanza riparata. Ed entrambe sono morte mentre stavano andando ai bagni del complesso parrocchiale della Sacra Famiglia: uno dei pochi rifugi che sino a sabato a mezzogiorno erano considerati relativamente sicuri nell’inferno di macerie, tunnel ed esplosioni che caratterizza ormai la parte settentrionale di Gaza. «Noi gridavamo, imploravamo, ma il cecchino continuava a sparare. Dopo le due donne, ha colpito altre sette persone, di cui due sono ferite gravi e in pericolo di vita, ma nessuno può portare soccorso», raccontano dall’interno della Chiesa assediata.
corriere della sera