Amare troppo e amarsi male: la violenza psicologica
SIMONA CONSONI
Quante volte avete notato in una donna uno sguardo basso, remissivo, sottotono? Magari al bar, in un negozio, incrociando il suo sguardo per strada, fra mamme all’uscita di scuola. Quante volte avete notato una donna lievemente assente, infreddolita dentro? La violenza domestica, reato grave, non vuol dire solamente percosse.
Bisogna fare davvero molta attenzione quando assistiamo a denigrazioni, restrizioni verbali, offese reiterate, pretese stizzite e ricatti morbosi. Si chiama manipolazione. È un processo psicologico che il narcisista compulsivo mette in atto soprattutto quando capisce che la sua vittima sta crollando. Non fidatevi mai dell’idea che avete avuto di una coppia in determinate circostanze. Mai. Alla base di una coppia sana c’è un rapporto sano e ci sono reazioni sane. Ecco perché bisogna sapersi distaccare da quelli che avevamo conosciuto come “ragazzi tanto innamorati, tanto affiatati”, perché l’amore del manipolatore si trasforma e trasforma la coppia, lentamente, molto lentamente ed in maniera subdola ed insidiosa.
Spesso ho sentito esclamazioni del tipo: “non me lo sarei mai aspettato, erano così belli insieme”. In realtà ciò che avete visto voi era il riflesso di un momento. Ma i momenti cambiano, mutano e la pelle del manipolatore muta come quella di un serpente. All’improvviso la vittima cade nella sua trappola e si ritrova in gabbia, in una prigione delle cui chiavi non si ha notizia. Subentrano vergogna e senso di inadeguatezza, soprattutto in presenza di figli.
E poi, come dire al mondo che quello che sembrava davvero un bravo ragazzo ci sta uccidendo dentro? Nessuno ci crederebbe perché i lividi si vedono ma la violenza psicologica la vede solo un bravo professionista. Bravo, ho detto bravo. E spesso nemmeno i giudici o le CTU le vedono, anzi, le puniscono anche. Doppia beffa dunque: ammazzate dentro e reputate pazze fuori. Quando, però, il manipolatore perde l’equilibrio dato dal possesso della sua proprietà ecco che cominciano a notarsi anche all’esterno i primi, evidenti, segni di squilibrio. Da domani, sappiate osservare attentamente prima di trarre un giudizio netto ed indebitamente affrettato. Potrebbe capitare a voi, alla vostra amica, a vostra figlia, prestate cura perché le ferite interiori sono le peggiori. Aiutate queste donne ad amare meglio ma soprattutto, ad amare se stesse.