Vigili del fuoco

PER CONOSCERLI MEGLIO – Ing. Adriano De Acutis – COMANDANTE DEI VIGILI DEL FUOCO DI ROMA –

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laureato in ingegneria elettronica – Dal 1995 al 2002 è stato responsabile del Servizio Nazionale delle Telecomunicazioni del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, occupandosi della realizzazione e del potenziamento delle reti di telecomunicazione e della gestione delle frequenze assegnate al Corpo.

Dal 2003 al 2008 ha ricoperto il ruolo di Sostituto del Dirigente dell’Area Telecomunicazioni e Statistica del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile occupandosi del coordinamento dei Centri TLC Regionali per la gestione e la formazione del

personale specialista in TLC; ha contribuito al progetto per la realizzazione delle nuove Sale operative provinciali del CNVVF maturando profonda esperienza nella valutazione e gestione dei rischi derivanti dall’esposizione umana ai campi elettromagnetici.

Passando poi Dirigente dell’Area IX Telecomunicazioni e Statistica della Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali ha gestito le attività del servizio radio, telefonia e statistica del Corpo, provvedendo alla digitalizzazione delle Sale operative VF e partecipando ai tavoli di coordinamento del numero Unico Europeo 112.

Nel 2015 è stato nominato Dirigente dell’Ufficio Mezzi Materiali e Attrezzature con la gestione delle attività amministrative e dei capitoli di spesa oltre all’amministrazione delle attività di telecomunicazioni e Sale Operative

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Come hai deciso di diventare Vigile del Fuoco?

Dopo aver concluso il percorso universitario ero impegnato in altre attività nel campo dell’informatica. Avevo esperienza come ausiliario e quando è stato bandito un concorso ci ho voluto provare. Allorché mi è arrivata la comunicazione della chiamata non ho avuto dubbi: ho lasciato tutto quello che stavo facendo per diventare Vigili del Fuoco.

Esperienze in altri comandi?

Nel 2009 sono stato Comandante Provinciale a Sondrio e nel 2017 a Salerno e poi, dal 2021 al 2023, a Napoli. E’ stata una bellissima esperienza formativa, a contatto con la gente e il territorio.

C’è qualche episodio legato al contatto con il popolo napoletano?  

Quella della vincita dello scudetto del Napoli.I festeggiamenti sono durati più di un mese. Un momento di tensione si è verificato alla fine della partita con la Salernitana, giornata nella quale ancora non è stata sicura la vittoria matematica, per cui tutta la gente che pensava di poter festeggiare si è riversata in strada e sui mezzi pubblici, bloccando la città. 

Si è creata una situazione di grande apprensione e pericolo poiché si temeva che ci potessero essere incidenti. Fortunatamente non è accaduto nulla di eclatante.

Quali eventi ricordi con maggiore intensità?

Ero in servizio durante il sisma di San Giuliano di Puglia 2002, in quello dell’Abruzzo del 2009, durante il quale ho coordinato tutte le attività TLC e gestione dei canali radio. Ho partecipato anche alle attività di soccorso durante il terremoto in Emilia Romagna del 2012 ed in occasione del sisma nell’Italia Centrale nel 2016. In tali occasioni ho contribuito al coordinamento delle attività logistiche e strumentali per garantire il corretto funzionamento dei campi base.

In occasione dell’evento di Rigopiano ho operato sempre dagli Uffici Centrali. In quel giorno ero di turno presso il Centro Operativo Nazionale; il Capo Dipartimento, prefetto Frattasi, entrò in sala chiedendo se fosse pervenuta qualche notizia relativa alla struttura di Rigopiano. Cercai di telefonare immediatamente alla struttura alberghiera e fui assalito immediatamente da un tremendo dubbio in quanto la linea telefonica fissa risultava interrotta. Quindi abbiamo tentato di capire cosa stava accadendo. Contattato il comandante di Pescara, abbiamo appreso che si stava già recando sul posto e, con i responsabili del C.O.N., abbiamo attivato tutte le procedure per poter giungere nei tempi più brevi i luoghi dell’evento, anche con l’aiuto delle frese che hanno creato la strada per far giungere i mezzi di soccorso.

L’alluvione ad Ischia, è stato un evento catastrofico abbattutosi la mattina del 26 novembre 2022, provocando 12 vittime, 5 feriti, 462 persone sfollate e 40 abitazioni danneggiate, colpendo in particolare il comune di Casamicciola Terme.

Abbiamo dovuto lavorare duramente giorno e notte per portare soccorso ai cittadini, coordinando i soccorsi e collaborando con le forze dell’ordine e gli altri operatori del soccorso. La possibilità di eventi negativi era altissima poiché il territorio è fragile e lo è divenuto ancor più dopo il disastroso evento.Il lavoro è durato per diversi giorni per cercare di raggiungere tutti i dispersi. La situazione era terribile. Le case sono state spazzate via. Le piogge erano state particolarmente intense e il grande nubifragio ha fatto franare parte del versante di Casamicciola terme del Monte Epomeo. Abbiamo trovato persone che dormivano nei loro letti a 200 metri di distanza dalla loro casa. La prima ragazza che abbiamo recuperato stava scendendo dalla strada a piedi quella mattina ed è stata ritrovata schiacciata contro un albero. La violenza del fango e delle acque che scendevanoverso il mare le aveva strappato anche i vestiti; insomma, una scena terribile.

Sull’incendio di Tivoli ospedale “San Giovanni Evangelista” siamo intervenuti immediatamente con le squadre più vicine. Sono stati allertati 20 automezzi e una sessantina di unità del personale. Tre autoscale dirottate in forza sull’ospedale per permettere l’evacuazione anche attraverso i balconi delle persone che si trovavano nell’edificio.

Contestualmente, sia con le autoscale che con i mezzi antincendio, abbiamo provveduto a svolgere operazioni di spegnimento dei focolai. Le fiamme si sono propagate all’interno della struttura ed hanno coinvolto altre zone dell’edificio. Il fumo era arrivato dappertutto e per permettere la corretta evacuazione erano stati disposti i degenti non deambulanti e allettati in fila verso le uscite che portavano alle scale di emergenza esterne.

Alcuni erano usciti in maniera autonoma, ma l’attività di trasporto dei degenti non autosufficienti, una cinquantina circa, attraverso le scale antincendio, è stata molto gravosa. Con dei teli abbiamo provveduto a trasportarli a terra e consegnarli alle ambulanze del 118 che facevano la spola per il trasporto in altri ospedali. 

Gli interventi effettuati dai Vigili del fuoco a Roma e provincia nel 2023 sono stati 45.144, meno i roghi, ma in aumento gli interventi per alberi pericolanti che hanno segnato un più 40%. In aumento anche gli incendi e le esplosioni del 27%. Più del 5% degli interventi per dissesti statici. In aumento fughe di gas e dispersioni del 22%.

Quali sono le tue priorità al Comando di Roma?

Innanzitutto, prepararci al meglio al Giubileo 2025. Il comando di via Genova, unico in Italia, subirà una completa ristrutturazione ai vertici. Dal primo Gennaio il comandante provinciale potrà raggiungere il grado di dirigente generale e potrà disporre di quattro dirigenti: uno amministrativo e poi uno per la prevenzione incendi, per la gestione del personale e per il soccorso.Calco i sampietrini di questa città e, in particolare, di questo comando come Vigile del fuoco ausiliario dal 1989. Per un romano come me diventare Comandante del dei Vigili del fuoco della propria città è una grossa responsabilità; mi sento nelle condizioni di esprimere tutto il mio impegno per questa città e questo territorio.

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