Perché non accettiamo i consigli
MARIA FERRARA
Spesso si ha la tendenza a dare consigli anche quando non ci sono richiesti per poi accorgerci che più delle volte, sono stati perfino ignorati. Eppure dare consigli significa che ci preoccupiamo degli altri e non di noi, ma ciononostante, per alcune persone, i consigli sono come pugni.
Questo modo di recepire, lo ha chi sente una certa insoddisfazione perché scaricando agli altri con il suo dissenso, ciò che lo disturba, ha l’impressione di sentirsi momentaneamente meglio. Oppure se lo vogliamo vedere in altro modo, il consiglio non richiesto, per alcune persone, viene accolto come un rimprovero al loro buon senso in quanto considerati incapaci a farcela da soli.
Nelle relazioni si sa, le parole hanno una enorme importanza, anche l’esperienza insegna, che una parola detta al momento giusto, può dare una svolta decisiva al processo positivo o negativo di una persona, tuttavia non è facile incontrare chi è disposto all’ascolto.
L’illusione di comprendere e di essere compresi, purtroppo, è così sottile, da farci fraintendere perfino le buone intenzioni; le stesse che spesso ci inducono a dare i nostri consigli.
Eppure se ci pensiamo bene, non c’è cosa più generosa di ricevere un consiglio proprio quando ne abbiamo bisogno; esso contribuisce molto spesso, a darci la spinta necessaria a persuaderci, a guidarci, ad aiutarci a fare la scelta giusta al momento giusto.