Mafia e voto di scambio in Sicilia, arrestato un sindaco, sospeso il leghista Sammartino vice presidente della Regione: «Sono sereno»
L’ultima inchiesta su corruzione e su un presunto patto elettorale politico-mafioso arriva ai vertici della Regione siciliana . I carabinieri del Comando provinciale di Catania hanno notificato la sospensione per un anno dall’esercizio delle funzioni pubbliche al vicepresidente Luca Sammartino , uno degli esponenti di maggior rilievo della Lega in Sicilia, e assessore all’Agricoltura. Ex Pd, ex Udc, ex Italia Viva, recordman di preferenze elettorali, Sammartino è accusato di corruzione.
L’indagine, coordinata dalla Dda del capoluogo etneo, coinvolge 30 persone. Per undici- politici, funzionari comunali e imprenditori – il gip ha disposto la misura cautelare. Le accuse sono gravi: dal voto di scambio all’estorsione aggravata dal metodo mafioso, dalla corruzione, all’istigazione alla corruzione e alla libertà degli incanti. In carcere è finito anche il sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando, mentre al suo antico rivale, poi alleato, Mario Ronsisvalle, sono stati concessi i domiciliari Secondo gli inquirenti – l’indagine è andata avanti dal 2018 al 2019 – un patto elettorale illecito avrebbe legato alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo e mafiosi della cosca Santapaola Ercolano.
CORRIERE DELLA SERA