Vannacci a tutto campo, classi separate per i disabili e su Mussolini ‘uno statista’
ANSA –
E finisce per rubare la scena. “La destra ora propone classi separate per disabili. Poi cosa? Mettiamo loro una fascia al braccio?”, accusa il Pd. Il disagio è palpabile, sia dentro il partito di Matteo Salvini, sia tra i suoi alleati. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, deve ricordare le politiche concrete messe in campo per l’inclusione dei disabili. Il titolare dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, fa notare come Vannacci non sia della Lega: le sue posizioni? “Non condivido”, risponde tranchant.
“Elucubrazioni da Capitan Fracassa di cui non si sentiva proprio il bisogno”, sferza l’azzurro Paolo Barelli. Così, dopo ore di polemiche, interviene sui social il diretto interessato: “Il titolo snatura completamente le mie parole con cui asserisco con vigore che i disabili hanno bisogno di attenzioni peculiari e aiuti supplementari e non che vanno separati. La campagna elettorale è iniziata!”. Un post cancellato poco dopo e rimpiazzato con la frase “Gli articoli vanno letti senza fermarsi ai titoli”.
Le Lega, che già deve fronteggiare malcontenti interni per la candidatura del generale, prova ad arginare: Vannacci “è un candidato indipendente che potrà portare il proprio contributo e raccogliere voti di opinione fuori dal tradizionale bacino” del partito. Nelle “liste, competitive e di alto valore” chiuse da Matteo Salvini “non mancano leghisti doc, europarlamentari uscenti ed esponenti della società civile”, rimarcano fonti di via Bellerio. Che, tuttavia, non entrano nel merito delle osservazioni del generale. Ma, l’imbarazzo di diversi esponenti leghisti è palese.