Al Salone del Libro di Torino presentato il volume fotografico dedicato alla componente aerea dei Vigili del Fuoco
VIGILI DEL FUOCO 🔥
La componente aerea del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco compie quest’anno 70 anni, dedicati fin dall’origine al soccorso dall’alto: dai primi voli nel 1954 con gli elicotteri Bell 47 G, fino a quelli di oggi, con i moderni Leonardo AW139.
Per celebrare la ricorrenza, oggi 9 maggio, alle 13.45, al Salone internazionale del libro di Torino è stato presentato il libro fotografico “Il Volo dei Draghi. La componente aerea dei Vigili del Fuoco in un racconto per immagini”, realizzato con i preziosi scatti del fotografo internazionale Massimo Sestini, grazie al contributo di Leonardo SPA e di ENI.
Dalle manovre di addestramento sulla cima dell’Etna e sulle Cinque Torri nelle Dolomiti, alle delicate operazioni di salvataggio effettuate per l’alluvione che lo scorso anno colpì l’Emilia Romagna, fino a entrare negli hangar dove riposano i “Draghi” dei Vigili del fuoco. Dal 1968 è questa la sigla degli aeromobili rossi dedicati al soccorso.
Per la realizzazione del progetto editoriale, ha collaborato anche l’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco, che è presente al Salone internazionale del libro di Torino per divulgare la cultura della sicurezza in ambito domestico attraverso l’esposizione della “Casa degli errori”, progettata per consentire ai giovani visitatori di riconoscere i rischi maggiormente presenti nelle nostre abitazioni.
L’inaugurazione del salone internazionale del libro si è aperta con la presenza nello stand dei Vigili del fuoco del Sottosegretario Prisco, del Capo Dipartimento Franceschelli e del Capo del Corpo Nazionale Dall’Oppio che hanno accolto il Ministro della cultura Sangiuliano a cui è stato donato, in anteprima, la nuova opera di Massimo Sestini.
La delegazione ha poi visitato la casa degli errori, il container, gestito dalla sezione di Torino dell’ANVVF, che riproduce i principali pericoli che si nascondono nelle nostre case. Emozionante la presentazione del libro fotografico di Massimo Sestini nella sala Indaco, grazie anche alla sapiente conduzione del giornalista Beppe Gandolfo.
I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali del Capo del Corpo: “Il tema dell’edizione di quest’anno è la “vita immaginaria” che, come sosteneva Natalia Ginsburg, è quella che muove la vita creativa, ponte con quella reale. I Vigili del fuoco, ha continuato l’ing. Dall’Oppio, sono presenti in entrambi gli ambiti; nel primo si raccontano attraverso storie e immagini, nel secondo il Corpo Nazionale è profondamente calato visto l’attività che viene svolta quotidianamente. Il libro fotografico che oggi viene presentato, in occasione dei 70 anni della componente aerea, è un mix sapiente della vita creativa e di quella reale.
La parola è passata al Capo Dipartimento Renato Franceschelli che ha evidenziato che: “celebrare una ricorrenza importante con un libro di questo tipo vuole essere un omaggio alle persone che fanno parte della flotta aerea dei Vigili del fuoco. Il lavoro fatto da Massimo Sestini, ha continuato il prefetto Franceschelli, lo possiamo definire un ottimo lavoro di squadra che valorizza sia i mezzi che gli uomini degli equipaggi.
Successivamente il Direttore Centrale per l’Emergenza ing. Marco Ghimenti ha descritto la storia della componente aerea, evidenziando come la flotta del Corpo Nazionale sia ora la più numerosa in ambito civile e il suo utilizzo viene praticato in tutti i tipi di interventi. Il responsabile del reparto volo di Torino ha raccontato il salvataggio di 3 escursionisti avvenuto il 16 marzo, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo.
È stata poi la volta della presentazione de “Il Volo dei Draghi” e di Massimo Sestini:”volevo raccontare i Vigili del fuoco volanti attraverso il loro lavoro sullo sfondo delle bellezze del nostro Paese. Le fotografie non vanno raccontate, vanno guardate. Quello che ho cercato di fare è di creare emozioni che le persone possano portarsi dentro”.
I lavori sono stati chiusi dal Sottosegretario Emanuele Prisco che ha definito il volume un capolavoro “che sicuramente racconta i mezzi ma che celebra gli uomini che usano questi mezzi nella maggior parte dei casi in emergenza. Ciò che risalta dagli scatti di Massimo Sestini è la passione, il cuore e l’orgoglio di una componente sempre più importante in ogni tipo di scenario operativo”.