Padri vittime di sottrazione e rapimento dei figli: il 28 giugno a Roma il raduno
Il 28 giugno, a Roma in Via di San Nicola de’ Cesarini (largo di Torre Argentina), si svolgerà il raduno dei padri vittime di sottrazione nazionale e rapimento internazionale dei figli.
Mancanza di garanzie per i padri vittime di violenze in ambito familiare
Si parlerà di diritto alla paternità, di mancanza di garanzie per il padre alla bigenitorialità quando in Italia la legge 54/2006, riconosce questo principio attraverso l’affido condiviso, per i figli di coppie separate anche non sposate.
Sono sempre più i padri vittime di discriminazioni, di violenza fisica, psicologica e giudiziaria subìta in ambito familiare e non solo; temi importanti e “scottanti”, che troppo spesso vengono trascurati o del tutto ignorati dalle istituzioni.
Ogni giorno un figlio viene rapito dalla madre e non vede più il padre
Oggi in Italia pressoché ogni giorno viene rapito un bambino figlio di coppie italiane o di diversa nazionalità e nella quasi totalità dei casi l’autore del rapimento è la madre che rimane impunita nonostante i reati commessi siano diversi.
Quando ciò accade, le possibilità per il padre di rivedere il proprio figlio sono molto rare e sempre oggetto di liti giudiziarie con tempistiche infinite. I figli sono i primi a pagare per questo distacco “forzato” che non fa altro che alimentare in loro una sindrome da abbandono di cui ne risentiranno per tutta la vita.
Nonni, zii, amici non rivedono più il bambino
Questi eventi gettano nello sconforto e nella disperazione più profonda non solo il genitore vittima di sottrazione e/o rapimento, ma anche i nonni, gli zii, gli amici che perdono spesso la possibilità di poter rivedere il bambino.
Suicidi e gesti disperati tra gli uomini
Con questa manifestazione, gli organizzatori chiedono una maggiore tutela dei bambini e una maggiore attenzione a queste forme di violenza, che negli anni portano a centinaia di suicidi, a migliaia di gesti disperati e quasi un milione di uomini a doversi indebitare e ad impoverirsi per sostenere gli altissimi costi legali.