cronaca

Nei campi italiani vengono sfruttate 230mila persone

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Molte persone potrebbero non aver mai sentito parlare della Capitanata di Foggia, della Fascia trasformata, della Chjiana di Gioia Tauro, dell’Agro pontino, di Curtatone e della Granda, ma quasi sicuramente avranno assaggiato frutta o verdura coltivata e raccolta in queste importanti aree agricole. La filiera dell’agroalimentare italiano parte dai campi e dai frutteti di queste zone della provincia italiana dove lavorano centinaia di migliaia di persone, quasi tutte straniere e molte delle quali senza un regolare contratto, in condizioni molto dure come quelle a cui era sottoposto Satnam Singh, il lavoratore indiano morto mercoledì pomeriggio dopo aver perso il braccio in un grave incidente sul lavoro.

Il più recente rapporto Agromafie e caporalato, pubblicato nel 2022 dall’osservatorio Placido Rizzotto del sindacato CGIL, stima che nei campi italiani vengano sfruttate circa 230mila persone, un quarto di tutti i braccianti.

https://www.ilpost.it/2024/06/22/sfruttamento-braccianti-agricoltura-italia

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