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“Nessuno dei nostri deve arrivare a Gaza”. Israele ordinò di sparare anche a soldati e civili per evitare che diventassero ostaggi di Hamas

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Sparare per uccidere, anche i propri soldati e gli ostaggi: “Nessun veicolo deve poter tornare a Gaza“. La chiamano “Procedura Hannibal” e l’esercito israeliano la conosce bene. Secondo Haaretz, è stata attivata anche il 7 ottobre, mentre l’attacco di Hamas era in corso e i miliziani del partito armato palestinese tentavano di tornare nella Striscia portando con sé il più alto numero possibile di militari delle Idf e civili israeliani. L’obiettivo della procedura è semplice ed efficace quanto spietato: evitare la cattura di soldati, dai quali si possono estorcere informazioni, e di civili, che possono diventare merce di scambio per il nemico. Anche a costo di doverli uccidere.

Il nome dato alla procedura può inizialmente rimandare a quello del grande condottiero cartaginese Annibale, ma se si pensa in cosa consiste l’ordine scattato nelle ore immediatamente successive all’attacco di Hamas in Israele, appare chiaro che il riferimento è al celebre film con Anthony HopkinsHannibal Lecter, nel quale l’attore interpretava un cannibale. Come lui, anche l’operazione prevede di uccidere propri simili, in questo caso per evitare che siano catturati dal nemico.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/07/nessuno-dei-nostri-deve-arrivare-a-gaza-israele-ordino-di-sparare-anche-a-soldati-e-civili-per-evitare-che-diventassero-ostaggi-di-amas/

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