cronaca

Decreto liste di attesa: bocciatura delle Regioni

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Certo la coerenza non è la maggior virtù del Governo. Da un lato impone al Parlamento e al Paese l’Autonomia differenziata dall’altro approva un Decreto il cui obiettivo sarebbe l’abbattimento delle liste di attesa in sanità, che sposta al “centro” il controllo su quanto ospedali e aziende sanitarie fanno per rispettare i tempi previsti per esami e visite specialistiche. E le Regioni hanno detto “No” il Decreto così proprio non va.

Difficile a credersi ma è proprio così la Conferenza delle Regioni, a larghissima maggioranza di centro destra, ha bocciato il Decreto del Governo dello stesso colore.

DICONO LE REGIONI

Sonno davvero arrabbiate, si legge infatti nel Documento approvato: “Le Regioni e le Province Autonome ritengono imprescindibile lo stralcio dell’articolo 2 la cui attuale formulazione è quanto meno lesiva del principio di leale collaborazione, laddove prevede che a fronte delle segnalazioni di cittadini, enti locali ed associazioni di categoria (che dovrebbero essere innanzitutto trasmesse alle Regioni interessate) l’Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria possa accedere presso le Aziende sanitarie, scavalcando le Regioni e le Province Autonome, anche avvalendosi del supporto del Comando Carabinieri per la tutela della salute (anziché delle Regioni stesse)”. Non solo, la situazione è davvero delicata visto che le Regioni mettono nero su bianco che qualora quell’articolo non venisse stralciato o almeno modificato, conterebbe “dei profili di illegittimità costituzionale”.

https://www.collettiva.it/copertine/welfare/decreto-liste-di-attesa-bocciatura-delle-regioni-je3zlb38

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