Incendio a Cannaregio, sei vigili del fuoco in osservazione dopo l’intervento
Sei vigili del fuoco in osservazione all’ospedale dopo l’incendio. Il rogo di venerdì sera che ha devastato una casa in calle de la Racheta a Cannaregio, ha messo davvero alla prova i 24 vigili del fuoco impegnati ad avere ragione delle fiamme. Sei di loro alla fine dell’intervento sono stati portati all’ospedale civile lagunare per una breve osservazione. Dopo sono stati dimessi. «Le temperatura elevate associate alla posizione all’ultimo piano della casa incendiata hanno comportato uno stress fisico elevato per i colleghi», spiega il segretario della Federazione nazionale sicurezza (Fns) Cisl di Venezia, Lorenzo Zanon.
Verso le 19.50 per un incidente domestico causato dall’olio di una frittura andato a fuoco, l’intera cucina dove l’anziano proprietario si stava preparando la cena è andata distrutta. L’uomo, messo in salvo da un ragazzo che era ospite dei vicini, è stato fatto uscire subito dall’immobile e si è salvato. Quasi tutta la casa invece è rimasta intaccata dalle fiamme. Il rogo si stava estendendo. «Il lavoro dei colleghi è stato determinante per salvare gli altri appartamenti – continua Zanon – Sono state impiegate 2 imbarcazioni e una squadra di pompieri in più è arrivata da Cavarzere per dare supporto ai vigili del fuoco già impegnati. Fortuna ha voluto che in quel momento ci fosse il cambio turno, che ha permesso di avere il doppio del personale a disposizione». Alle 4 di sabato gli operatori hanno potuto staccare passando le consegne a una squadra di Mestre contro un possibile riaccendersi del fuoco.
E il forte stress, con il calo di adrenalina dopo, ha giocato qualche scherzo. I vigili del fuoco che dovevano essere assistiti sono andati all’ospedale dei Santi Giovanni e Paolo per i controlli. «È stato necessario il richiamo in servizio di personale libero dal turno per il susseguirsi di squadre sul tetto – prosegue il segretario di Fns – I mezzi lagunari, sufficienti per affrontare l’incendio, non lo erano per la logistica: il trasporto del personale e il cambio del materiale è stato difficoltoso e lento proprio per mancanza di mezzi». Troppe, dice Zanon, le imbarcazioni a terra per la manutenzione. «Le unità per il soccorso devono essere aumentate prima possibile – afferma il sindacalista – Spostare personale da Cavarzere ha aiutato, ma forse si è rischiato di lasciare scoperte altre zone. Ancora una volta il senso del dovere e l’abnegazione di tutto il personale ha permesso di limitare i danni in questa città fragile».
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