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Parigi, le Fiamme Rosse brillano ai Giochi Olimpici: fantastico bronzo per Simone Alessio, brave Giorgia Pelacchi e Lucrezia Magistris

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Mentre si chiude la XXXIII edizione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 e ci si prepara a vivere l’emozione dei Giochi Paralimpici (dal 28 agosto all’8 settembre prossimi), per le Fiamme Rosse è già tempo dei primi bilanci. Gli atleti del Corpo presenti nella capitale francese – accompagnati dalla presenza costante e attenta del D.S.G.S. Lamberto Cignitti, Vice Presidente del Gruppo Sportivo – sono stati intensi protagonisti della gara a cinque cerchi nelle rispettive discipline: Giorgia Pelacchi (Canottaggio), Lucrezia Magistris (Pesistica) e Simone Alessio (Taekwondo).

Andiamo in ordine cronologico: Giorgia Pelacchi, e le compagne dell’otto azzurro, hanno raggiunto per l’Italia una storica finale, piazzandosi al sesto posto definitivo in classifica. Nelle acque dello stadio nautico di Vaires sur Marne, alla prima partecipazione ai Giochi nella storia olimpica remiera azzurra (terzo ai Campionati Europei disputati ad aprile), l’equipaggio ha ottenuto dal recupero l’accesso alla storica finale, maturata grazie al quarto posto dietro Usa, Canada e Australia, davanti alla Danimarca, ultima ed eliminata;

Lucrezia Magistris, che ha gareggiato nella categoria fino a 59 kg, ha messo a segno una prestazione degna di nota, totalizzando 208 kg, con 96 kg nello strappo e 112 kg nello slancio, conquistando così l’undicesimo posto. La competizione era agguerritissima, con le avversarie che hanno infranto ben quattro record olimpici nel corso della giornata. Anche se la medaglia non è stata alla sua portata, il bilancio per l’atleta dei vigili del fuoco rimane positivo, in un contesto in cui l’oro è andato alla cinese Luo Shifang, con 241 kg, mentre la canadese Maude Charron e l’atleta di Taipei Kuo-Chun hanno portato a casa l’argento e il bronzo;

Infine è arrivata la tanto attesa medaglia per Simone Alessio – la trentaquattresima per l’Italia ai giochi – nel taekwondo, categoria -80kg!

Non è arrivato l’oro che ci si aspettava, quella medaglia d’oro che – da numero uno del ranking mondiale ed olimpico – era nelle sue corde e nella quale si sperava, proprio nel centenario dalla prima medaglia d’oro olimpica di un Vigile del Fuoco, conquistata da Carlo Galimberti: anche quelle erano le Olimpiadi di Parigi……. ma del 1924.

In ogni caso è arrivato un bronzo di grandissimo peso e valore: un risultato che rende orgoglioso il Corpo Nazionale e tutto il movimento del taekwondo azzurro, che con Simone Alessio ha guadagnato la sua unica medaglia in questa edizione dei giochi. Dopo essere stato eliminato a sorpresa dall’iraniano Barkhordari nei quarti, l’azzurro ventiquattrenne di Sellia Marina, ha vinto contro l’uzbeko Jaysunov ai ripescaggi e ha poi completato l’opera nella finale per il bronzo con 2-0 contro l’americano JC Nickolas, numero due del ranking mondiale. Per il talento delle Fiamme Rosse è arrivato il riscatto dopo la delusione di Tokyo 2020 e la dedica della medaglia all’amico e compagno del corso atleti Fabio Lombini, nuotatore delle Fiamme Rosse scomparso troppo presto prima di poter condividere insieme la stessa gioia olimpica.

Questa trentatreesima edizione dei Giochi racconta anche le storie di chi, da Vigile del Fuoco, anziché godere delle luci della ribalta lavora dietro le quinte come tecnico o preparatore, contribuendo in modo determinante alle medaglie.

Nella scherma, ad esempio, l’oro nella spada del team femminile azzurro, porta anche la firma del D.G.S.V. Andrea Vivian,  preparatore atletico della nazionale assoluta dal 2015, con un bottino di risultati finora mai raggiunto nella spada nella storia della scherma italiana.

Analogamente, nella pesistica, il direttore tecnico del team azzurro di pesistica, C.R. Sebastiano Corbu (tecnico delle Fiamme Rosse), ha festeggiato insieme alla nazionale il bronzo di Nino Pizzolato negli 89 kg, aggiungendo un altro trionfo alla sua carriera, che ora conta ben quattro medaglie olimpiche. Con questo bronzo, inoltre, Pizzolato, si unisce a una ristretta élite, diventando il terzo sollevatore italiano a raggiungere almeno due podi olimpici, dopo i pionieri della disciplina Carlo Galimberti e Pierino Gabetti. Il pesista vigile del fuoco Carlo Galimberti infatti, dopo l’oro di Parigi 1924, fu anche argento nel 1928 ad Amsterdam.

Volgendo lo sguardo ai prossimi Giochi Paralimpici di Parigi, cresce l’attesa per Alessia Scortechini, la neoassunta atleta delle Fiamme Rosse, che diventa la prima atleta paralimpica del Corpo Nazionale a partecipare. Per Alessia, entrare a far parte della famiglia delle Fiamme Rosse rappresenta il coronamento di un sogno, in vista di una competizione in cui ha dimostrato di poter eccellere già a Tokyo 2020. Dopo undici anni di storia, le Fiamme Rosse continuano a tracciare un cammino di gloria e tradizione.

A tal proposito, è emblematico che il recente calendario 2024 delle Fiamme Rosse sia intitolato “Cento anni di gloria. Dalla prima medaglia d’oro ai giochi olimpici di Parigi”: la storia, di conseguenza, si arricchisce di ulteriori capitoli ed il viaggio continua a splendere tra le fiamme della passione, dell’impegno, dell’abnegazione e della determinazione.

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