Salute mentale: sos supporto psicologico. Allarme giovani
Maria Cristina Pisani, presidente del Cng (Consiglio nazionale giovani ), avverte: “Vanno scongiurate la solitudine e l’abbandono che troppe ragazze e ragazzi sperimentano.
Bisogna fare in modo che l’accesso alle cure non sia un privilegio riservato a pochi“. L’ organo consultivo sulle politiche giovanili è stato istituito con la legge 145 del 2018. E ha diffuso i risultati di una nuova indagine sulla salute mentale dei giovani italiani. Lo studio è stato realizzato in collaborazione di Eures, ricerche economiche e sociali.
Secondo il report, che ha coinvolto 1.100 giovani tra i 15 e i 35 anni, il 75% degli intervistati ha sentito il bisogno di un supporto psicologico negli ultimi cinque anni. Ma solo il 27,9% ha ricevuto l’aiuto necessario. Nelle fasce d’età comprese tra i 20 e i 29 anni la richiesta di un sostegno psicologico appare particolarmente avvertita, con valori vicini all’80% (78,5% tra i 20-24enni e 78,8% tra i 25-29enni), scendendo al valore più basso tra i 30-35enni (60%) e tra i 15-19enni (64,1%).
Più elevata infine risulta la richiesta di aiuto dei giovani residenti nelle regioni del Centro (79,4%) e del Sud (76,8%), scendendo leggermente al Nord (71,8%), dove, nonostante i livelli di welfare risultino più elevati rispetto al resto del campione, il disagio psicologico e l’implicita richiesta di un maggiore sostegno si conferma ampiamente maggioritario.