Vigili del fuoco

Commemorazione per il cinquantenario della morte del Prof. Massocco

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Mercoledì 30 ottobre, si è tenuto a Roma – presso l’Istituto Superiore Antincendi – un evento commemorativo in occasione del cinquantenario della scomparsa di Enrico Massocco, figura chiave nell’evoluzione dell’educazione fisica in Italia e pioniere nella formazione dei Vigili del Fuoco. La prolusione dell’evento è stata fatta dal comandante dell’Isa, Clara Modesto. L’incontro, condotto con la consueta sapienza e maestria dal giornalista sportivo Marino Bartoletti, ha visto la presenza del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Carlo Dall’Oppio, del Direttore Centrale per la Formazione, Domenico De Bartolomeo, oltre alla partecipazione di autorità civili e militari e rappresentanti dei gruppi sportivi delle Forze Armate e delle Forze di Polizia. Per l’occasione è stata presentata la ristampa del libro “La figura e l’opera di Enrico Massocco – Direttore Ginnico Sportivo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dal 1942 al 1974”, scritto da Lamberto Cignitti, attuale dirigente dell’Ufficio per le Attività Sportive, che ha gettato nuova luce sull’importanza di questa figura storica. “Massocco – ha spiegato il Sottosegretario Prisco – è stato un innovatore che ha costruito un modello di preparazione e formazione per i Vigili del Fuoco e anche dei suoi gruppi sportivi. La formazione è importantissima, perché è il primo dispositivo di sicurezza per il personale”. Il Capo del CNVVF Dall’Oppio, dopo aver ricordato di aver accolto “con enorme favore l’idea di ricordare Massocco”, nel suo intervento ha affermato che “Massocco era un uomo per bene e grande professionista, ancora oggi figura di riferimento per tutto il Corpo Nazionale. Ha posto le basi per la struttura della preparazione ginnica. In un mestiere come il nostro, l’attività fisica è una risorsa fondamentale”. Per il Direttore Centrale De Bartolomeo “è stato un faro che ci ha guidato. Ai suoi tempi la protezione individuale era formata dalla prestanza fisica e la preparazione. Oggi, i nostri giovani eseguono attività fisica dal corso di ingresso nei Vigili del Fuoco e vanno avanti con la cultura del mantenimento del fisico”.  In rappresentanza dell’Università degli studi di Roma Foro Italico, il Magnifico Rettore Attilio Parisi ha sottolineato: ”Onorato di rappresentare il Foro Italico ed un personaggio diventato una figura ‘mitica’ definita così dagli appartenenti in qualche modo il precursore, con la sua attività, dello sviluppo dei gruppi sportivi militari”.

La figura e l’opera di Massocco sono state sapientemente tratteggiate, con una perfetta sintesi, da Angela Teja, storica dello sport che ha illustrato ai numerosi ospiti intervenuti i tratti salienti della vita di Massocco.

Durante l’evento sono stati messi in scena, con la regia di Antonio Maria Castaldo, tre intermezzi teatrali da Marco Aceti e Gianluca Grazini, con la sceneggiatura di Mirco Delle Cese e Gianluca Grazini. I quattro – tutti vigili del fuoco – hanno introdotto con la magia della rappresentazione teatrale, la figura del “professore”: le sue origini, la formazione delle volontarie di protezione civile, la creazione del ruolo ginnico sportivo.

Sono seguiti poi i ricordi: prima di Ezio Cristini ed Arrigo Carnoli – ex istruttori ginnici che collaborarono con lui – che ne hanno ricordato soprattutto la personalità e l’umanità; e poi di Agnese Moro che ha così espresso il suo pensiero: “Lavorare accanto a Massocco, come volontaria di protezione civile, è stata una grande fonte di ispirazione. I suoi doni principali erano la fiducia, la capacità di ascolto, la sua capacità di vivere in modo artistico i saggi ginnici, dove tutti collaborano con tutti senza prevalere sugli altri”. Infine, l’attuale dirigente dell’Ufficio per le Attività Sportive – Lamberto Cignitti, autore del libro – ha spiegato di aver scritto il volume su Massocco perché incuriosito inizialmente dal busto di Massocco posato presso le SCA, che ebbe modo di vedere fin dai primi giorni di lavoro in ufficio. Cercare di rispondere all’interrogativo su cosa avesse fatto di così importante per meritare quell’omaggio bronzeo, lo portò ad approfondirne la figura e l’opera, a scoprire che,  Massocco “ha rappresentato una pietra miliare per i Vigili del Fuoco, poiché ha affermato l’importanza della preparazione fisica del vigile del fuoco, ha creato i gruppi sportivi provinciali, antesignani delle Fiamme Rosse ed ha creato un ruolo ginnico sportivo, che ha creato continuità alla sua opera”.

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