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Il decreto flussi 2021 primo passo per disinnescare un corto circuito che ha bloccato il Paese

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ilsole24ore.com – urly.it/3h6ah

Dal 27 gennaio al via le domande di assunzione dei 69.700 cittadini extracomunitari che potranno lavorare in Italia grazie al decreto approvato prima di Natale

Muratori e carpentieri, autisti di tir, braccianti agricoli, badanti, cuochi e camerieri. Per mesi, anche sul Sole 24 Ore, abbiamo segnalato le carenze di personale più o meno qualificato di cui soffrono le imprese italiane, non solo per la spinta vorticosa della ripresa nel corso del 2021 ma prima ancora per ragioni demografiche e per le forti incongruenze del nostro mercato del lavoro.

Il decreto flussi, approvato prima di Natale dal governo Draghi e operativo dal 27 gennaio con la presentazione delle domande, (ri)colloca nella prospettiva economica una delle questioni cruciali del nostro tempo, le migrazioni, spazzando via il distinguo tra chi parte per necessità perché perseguitato (i rifugiati) e chi lo fa per scelta, alla ricerca di migliori prospettive economiche. Un distinguo che, con perbenismo e ipocrisia, probabilmente serve più a tacitare le coscienze che a gestire una questione epocale.

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