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Impianti geotermici e tutela ambientale: la sentenza della Corte Costituzionale

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lavoripubblici.it – urly.it/3hg_8

Al tema dell’impatto ambientale degli impianti geotermici la Corte Costituzionale non è nuova, e vi ritorna con la sentenza n. 11/2022 relativa al ricorso presentato dal Governo contro un’Amministrazione Regionale, che avrebbe violato, con l’emanazione di una delibera in cui si individuano le aree non idonee per l’installazione degli impianti di produzione geotermici, i principi di ragionevolezza e di buon andamento dell’amministrazione nonché della competenza statale esclusiva in materia di ambiente, ecosistema e beni culturali e dei principi, anche comunitari, a tutela del paesaggio

Secondo il Governo, la delibera, nell’individuare le aree «non idonee» all’installazione degli impianti geotermici, avrebbe l’effetto, peraltro immediatamente operativo, non di incrementare la tutela ambientale per le aree che vengono escluse dall’installazione di impianti geotermici, quanto piuttosto di far risultare, sin da subito, come idonee anche «aree di pregio e di interesse culturale», senza che sul punto si sia svolto alcun confronto con gli uffici statali preposti.

Tale procedimento relativo alla modifica del Piano ambientale ed energetico regionale (PAER), non può essere già efficace perché si trova ancora nella fase istruttoria. Oltretutto esso sarebbe in contrasto anche con le prescrizioni del piano di indirizzo territoriale (PIT), avente valenza di piano paesaggistico, che avrebbe dettato disposizioni a tutela delle «visuali panoramiche» e della «percezione visiva degli insiemi di valore storico-testimoniale, compreso il loro intorno territoriale, anche in riferimento alle eventuali installazioni tecnologiche, inclusi gli impianti per la produzione di energie rinnovabili». Con la delibera verrebbe difficile negare l’autorizzazione alla localizzazione di impianti geotermici nelle aree, pur sottoposte a vincolo paesaggistico, ma non incluse tra le aree non idonee.

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