cronaca

Lo stop al gasdotto Nord Stream 2 è un problema per il Cremlino

Spread the love

rainews.it – urly.it/3hwh0

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato il congelamento dell’autorizzazione per il gasdotto Nord Stream 2, non ancora in funzione, che collega la Russia alla Germania: “Ho chiesto al ministero per l’Energia di avviare le procedure perché non venga emessa la certificazione per l’avviamento della pipeline”, ha detto.

L’impianto è stato completato lo scorso settembre ma non è ancora stato dato l’ultimo via libera. Era stato fortemente voluto da Angela Merkel, che ancora lo scorso luglio assicurava che non sarebbe stato “usato per scopi politici”. La vede diversamente però la nuova coalizione di governo: a gennaio la ministra degli Esteri Annalena Baerbock aveva detto che non sarebbe stato avviato se la Russia avesse invaso l’Ucraina. “Ora che la Russia ha violato tutte le promesse fatte, dovrà accettare le conseguenze”, dice oggi Baerbock. Secondo quanto riferisce il quotidiano Der Spiegel facendo riferimento a fonti governative, il congelamento della certificazione per l’avvio di Nord Stream 2 era stato preparato mesi fa dal ministero per l’Economia tedesco guidato da Robert Habeck

La partita attorno a North Stream 2 è tutt’altro che secondaria negli equilibri tra Occidente e Russia: se ad una parte l’Europa è molto dipendente dalle forniture di Gazprom, colosso dell’energia controllato dal Cremlino, dall’altra l’economia russa, fondata sugli idrocarburi, non può permettersi di perdere il principale acquirente di gas.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *