Una mattina da Vigile del Fuoco
V.C. MARCO BUFARINI – DISTACCAMENTO OSTIENSE
Il bambino che ha sentito fortemente l’amore verso l’ambiente e gli esseri viventi, che ha trovato gioia ed entusiasmo nel lavoro, ci fa sperare che l’umanità possa svilupparsi in un senso nuovo.[1] Maria Montessori
Nella mattinata di lunedì 23 maggio, il mondo lavorativo dell’adulto e il mondo educativo del bambino si sono incontrati. La classe I A di Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Pino Puglisi” di Roma è stata accolta dai Vigili del Fuoco del Distaccamento cittadino ‘Ostiense’, sede di una delle partenze di soccorso più attive e storiche di Roma, la 7/A, nonché sede del Museo Storico dei Vigili del Fuoco “Roma città del fuoco”.
È più di due anni che le domande, i sorrisi, l’entusiasmo, la curiosità, la gioia e lo stupore dei bambini facevano sentire la loro mancanza tra il personale della sede. Non solo è tradizione dei VV.F. d’Italia accogliere i piccoli adulti di domani in virtù di varie ricorrenze o festività, ma dal 2019 il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è stato nuovamente confermato come Goodwill Ambassador dell’UNICEF Italia.
Obiettivo della collaborazione tra l’UNICEF Italia e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è quello di condividere e realizzare azioni ed iniziative di sensibilizzazione a sostegno dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con particolare riguardo alla promozione e alla tutela della sicurezza e alla diffusione dei valori della protezione e prevenzione del rischio, in particolare per i bambini e i giovani.
L’incontro di lunedì 23 maggio con l’energia costruttiva dei bambini è stato quello di una prima familiarizzazione con il mondo del lavoro e, nello specifico, con l’attualità e la storia del soccorso tecnico-urgente che i VV.F. espletano fin dai tempi più remoti.
Al benvenuto iniziale e ad una breve descrizione storica della caserma, costruita appositamente per i VV.F. dall’architetto italiano Vincenzo Fasolo e inaugurata nel 1929, è seguita una visita della stessa e del museo. Dopo una breve pausa merenda, a metà mattinata la classe I A ha assistito allo spegnimento del dardo di fuoco di una bombola di Gpl.
Poco dopo, è stato simulato l’intervento di spegnimento di un incendio appartamento con persona all’interno. La 7/A ha simulato l’avvicinamento all’appartamento tramite la scala italiana, il taglio delle grate per accedere all’abitazione e, contestualmente allo spegnimento tramite tubazione apposita, il salvataggio di una persona (manichino) intossicata dai fumi di combustione, riportandola a terra scendendo dalla scala italiana con la persona in spalla e affidandola alle cure del 118.
Alla dimostrazione pratica è seguita un’illustrazione del principale mezzo di soccorso, denominato APS (Auto Pompa Serbatoio), e delle attrezzature in esso contenute. E, per realizzare pienamente la familiarizzazione dei bambini con il mondo dei Vigili del Fuoco, ognuno di loro ha potuto realmente gettare acqua con la lancia antincendio. A chiusura della mattinata, sono stati consegnati i Diplomi di “Giovane pompiere”.
Maria Montessori, a proposito della collaborazione tra adulti e bambini osserva che:
La società umana non può cambiare, senza la collaborazione tra adulti e bambini. È necessario prendere questo tesoro e coltivarlo. Fare ciò non è semplice e questo è il compito dell’educazione. Ma nella vera educazione, nell’educazione autentica, non è solo il bambino ad essere educato; anche l’adulto subisce una trasformazione.[2]
È forse anche alla luce di questa riflessione montessoriana che le docenti dell’istituto “Pino Puglisi”, insieme ai VV.F., hanno provato a seminare e a coltivare il tesoro rappresentato dal mondo interiore ed esteriore del bambino per poter stimolare ulteriormente la trasformazione già in atto delle loro vite e dei loro cuori.
A tal proposito abbiamo saputo, con grande sorpresa, tramite le docenti e i genitori, che a distanza di giorni i bambini ancora parlano della loro esperienza pompieristica, gli brillano gli occhi al ricordo del dardo di fuoco della bombola di Gpl, della salita sulla scala italiana dei VV.F. intervenuti nella simulazione d’incendio appartamento, e dell’ascolto della sirena.
Seguendo la riflessione montessoriana di cui sopra, <<anche l’adulto subisce una trasformazione>> nel processo educativo e, sebbene i Vigili del Fuoco non siano educatori, possiamo garantire che anche noi siamo stati investiti da un’ondata di energia luminosa e positiva. Coinvolgimento, calore, bellezza, purezza, curiosità, semi di luce e gioia hanno inondato le nostre vite per una breve mattina ravvivando quell’essere bambini che caratterizza anche gli esseri umani adulti.
Un Vigile del Fuoco del Distaccamento VV.F. ‘Ostiense’
[1] Il mio metodo,ultima conferenza (Copenaghen, agosto 1937) in Galeazzi Giancarlo (a cura di) “‘Educazione e pace’ di Maria Montessori e la pedagogia della pace nel ‘900”, Paravia, Torino 1992
[2] Maria Montessori, Il bambino: l’eterno Messia (1939), in Rivista Italiana di Teosofia, giugno 2017, pp. 19-23.