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Iran, continua la scia di sangue: 82 morti, anche bambini, a Zahedan. Raisi accusa l’America

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A pochi giorni dal raid delle forze di sicurezza in borghese nell’Università Sharif di Teheran (arrestati dai 30 ai 40 studenti, sulle cui condizioni non ci sono informazioni), continua la lunga scia di sangue in Iran, in seguito alle proteste delle donne (sul velo) e di altri membri della società civile contro le leggi repressive e oscurantiste della Repubblica islamica degli ayatollah

Carneficina a Zahedan, uccisi anche bambini

È di almeno 82 morti il bilancio della violenta repressione nella città di Zahedan, nella provincia sud-orientale del Sistan-Baluchistan, imputabili alle forze di sicurezza dall’inizio delle proteste, il 30 settembre scorso. Lo ha reso noto oggi Amnesty International precisando che, nel tentativo di soffocare le manifestazioni seguite alla preghiera del venerdì, le forze di sicurezza iraniane hanno ucciso almeno 66 persone, compresi bambini. Da allora, altre 16 persone sono state uccise dalle autorità, ha aggiunto Amnesty, avvertendo che è probabile che il bilancio sia ancora più alto – (rainews.it)

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