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Pensioni, cattive notizie per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996. Ecco cosa cambia nel 2023

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La rivalutazione delle pensioni che verrà attuata a inizio 2023, non sorride a coloro che, avendo iniziato a lavorare dopo l’1 gennaio 1996, hanno la pensione calcolata integralmente con il sistema di calcolo contributivo.

La rivalutazione, infatti, aumenta anche il trattamento minimo di pensione: il che potrebbe sembrare una buona notizia, e di fatto lo è per coloro che percepiscono un assegno d’importo inferiore alla cosiddetta pensione minima visto che godranno di un incremento ulteriore, ma non è sempre così.

E non solo perché i contributivi puri non hanno diritto alla cosiddetta integrazione al minimo della pensione, ma anche perché questi per poter accedere alla pensione devono soddisfare anche un requisito economico, calcolato proprio tenendo conto dell’importo della pensione minima.

Più la pensione minima è elevata e più sarà complicato andare in pensione. C’è il rischio, quindi, che la rivalutazione abbia comportato un aumento del trattamento minimo tale da compromettere l’accesso alla pensione per coloro che per pochi euro non raggiungeranno la soglia minima indicata dalla normativa.

https://www.money.it/pensioni-cattiv

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