“La Gioconda al cucchiaio” intervista a Sara Pessato per ILFAROINRETE.IT
GIORGIO BOTTARI
Ho avuto il piacere di incontrare Sara Pessato per la presentazione del suo libro fresco di stampa La Gioconda al cucchiaio (Ricette e segreti per gustare i capolavori della storia dell’arte), edito da Ultra, insieme alla curatrice editoriale Daniela Ubaldi, durante la fiera Più Libri Più Liberi, a Roma Eur.
La Gioconda al cucchiaio è una passeggiata attraverso i secoli dell’arte interpretata in chiave culinaria. Un percorso attraverso la storia dell’arte, dall’antichità ai giorni nostri, dall’antipasto al dolce, in cui sono presentate 22 ricette che riproducono altrettanti capolavori, con indicazioni pratiche e chiare illustrazioni fotografiche.Nel libro, dedicato anche ai lettori de IL FARO, ci insegna come stupire i nostri ospiti a tavola, per poi deliziarli con la sapiente arte di cucina. Con questo libro ci guida condividere la preparazione dei cibi, fino alla convivialità della presentazione e degustazione dei meravigliosi piatti. La ricerca del “bello” ma soprattutto del “buono”, in cui l’arte si coniuga magistralmente con la gastronomia.
Sara, qual è stato il tuo percorso culturale e culinario?
Sono nata a Treviso, ed ho origini anche emiliane da parte di mamma. E proprio con lei ho indossato il mio primo grembiule quando avevo appena quattro anni. Da allora la cucina è stata sempre la mia passione, insieme all’arte. Sono appassionata delle tradizioni della cucina italiana, a partire dal paiolo di rame e dalle tradizioni contadine, ma non trascuro la cultura culinaria di altri paesi. Se dovessi indicare oggi una mia figura di riferimento quella sarebbe senz’altro lo chef modenese Massimo Bottura.
Ti posso chiamare chef dunque?
No non mi piace il ruolo e la figura dello chef. Per me la cucina deve rappresentare soprattutto una occasione di condivisione, che comincia con la preparazione dei cibi e finisce con la degustazione. “La cucina non si vive da soli. Già la preparazione può essere un momento gioviale, ma servire ad altri il frutto del nostro impegno è un vero e proprio atto d’amore, non dimentichiamolo mai”.
Cosa possiamo trovare nel tuo libro?
Ogni piatto è accompagnato da una introduzione storico biografica dell’artista del quadro rappresentato, da una descrizione delle origini e dell’ispirazione della ricetta che ho reinterpretato, insieme ad una guida alla preparazione, spiegata fino all’impiattamento artistico finale, e accompagnata da un mio consiglio con aneddoti su uno degli ingredienti fondamentali del piatto.
Che menù ci proponi dunque?
Possiamo incominciare con un antipasto insieme alla Monna Lisa di Leonardo, o alla ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer, o se preferiamo incontrare Dalì o Fontana, per poi scegliere un primo di pesce con Jacques-Louis David o Piet Mondrian, vegetariano alla Piero della Francesca o Andy Warhol , o di carne con Michelangelo o Caravaggio. E perché non cucinare un secondo di pesce con un ritratto pompeiano, botticelliano o degustare la carne con le pitture rupestri di Lascaux, o i girasoli di Van Gogh? E infine deliziarci con un dessert all’egiziana, bizantina o finire un pasto da urlo con Munch, Picasso o Banksy.
Vuoi indicarmi un piatto in particolare tra quelli di questo libro?
Potrei indicare i “Girasoli” di Van Gogh, una mia interpretazione della ricetta romana del pollo coi peperoni. Dentro c’è l’estate e i ricordi piacevoli dei miei anni trascorsi a Roma. Così come il pittore quando dipinge, “mentre cuciniamo i nostri stati d’animo vengono trasmessi nella pietanza e di conseguenza ai commensali” e in questo piatto possiamo esprimerci con maggiore intensità attraverso i colori degli alimenti. Ho utilizzato il giallo cadmio dei peperoni per rappresentare i girasoli, mentre non solo il colore ma anche la forma del petto di pollo sono stati perfetti per il vaso.
Ultimi consigli per i tuoi lettori?
Chi avrà modo di avere tra le mani il mio libro potrà riscoprire con me il gusto di cucinare in compagnia e di condividere piatti buoni.
Suggerisco poi di unire a questi piaceri, visivo e gustativo, anche uno uditivo: accompagnando la vostra portata con buon sottofondo musicale, ma fate attenzione perché in base al volume e al tipo di musica potete influenzare la percezione del gusto ed il palato!
E infine, seguitemi sui social e insieme al mio brand “diGigetti”, in cui collaboro come cuoca con produttori locali che vogliono valorizzare il loro prodotto.
La Gioconda al cucchiaio – Ricette e segreti per gustare i capolavori della storia dell’arte – di Sara Pessato, Ed. Ultra – € 29,00