Flash-mob a Montecitorio contro il sessismo nelle sentenze: “Non vogliamo subire neanche un secondo” – la cosiddetta “palpata breve” sotto i dieci secondi non è stata considerata reato
“Uno, due o nove secondi: una violazione della sfera sessuale di una donna è sempre violenza”. Non l’hanno solo scandito più volte, l’hanno urlato, mentre alzavano al cielo gli striscioni. Tanti, colorati. “A 11 secondi, invece, è reato?”, si legge su uno dallo sfondo rosa. E c’è pure chi è arrivato davanti a Montecitorio con in mano un orologio da parete. Erano in tante le attiviste che, oggi, hanno dato vita a un flash-mob per dire di no al sessismo nelle sentenze. Una protesa resa ancora più viva dopo l’assoluzione di un collaboratore scolastico a Roma, perché la cosiddetta “palpata breve” sotto i dieci secondi non è stata considerata reato. In piazza, anche alcuni parlamentari.
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