cronacaUnione Europea

Ncc, le imprese: «Rischiamo di sparire». E scrivono a Bruxelles: «Nuovi decreti contrari al diritto Ue»

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«L’obiettivo di questa lettera è quello di condividere le nostre preoccupazioni per la potenziale scomparsa dell’industria degli Ncc in Italia e di chiedere il vostro sostegno per sollecitare il governo italiano a fornire al settore un quadro normativo in conformità con le raccomandazioni precedentemente fornite dalla Commissione Ue». Esordisce così il presidente Anitrav, Mauro Ferri, in una lettera indirizzata alle due commissarie europee, Adina-Ioana Valean (Trasporti) e Margrethe Vestager (Concorrenza).

L’appello con annessa richiesta di un incontro arriva alla vigilia della manifestazione del 25 marzo quando gli Ncc sfileranno in corteo a Roma per protestare contro la mini-riforma Salvini che sta prendendo corpo ai tavoli del ministero insieme alla categoria e ai taxi. Le trattative si sono interrotte settimane fa, quando una parte del fronte degli Ncc ha rifiutato di proseguire i lavori su due decreti ministeriali e un Dpcm considerati punitivi e contrari alle regole della concorrenza. D’altro canto il ministero ha fatto sapere di stare lavorando a provvedimenti «per sbloccare le autorizzazioni Ncc ferme da anni, ma in nessun modo verranno tutelati gli abusivi». Un punto ribadito poi dallo stesso ministro durante il question time alla Camera di mercoledi 13 marzo. Ma la categoria è sugli scudi. E nella lettera inviata a Bruxelles invoca un intervento dall’alto.

ILSOLE24ORE

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