cronaca

Omicidio Pescara, Thomas ucciso per una “questione di rispetto” | Dai verbali: “I fermati hanno infierito sul 16enne agonizzante”

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TGCOM24 – Racconti choc da verbali: “Non ci stavano con la testa” I verbali degli interrogatori dei giovani testimoni dell’omicidio sono pieni di racconti di forte impatto emotivo. I due avrebbero raccontato delle coltellate agli amici, non si sa se per vantarsi. 

C’è un rischio di premeditazione perché si parla anche del coltello già nello zaino e mostrato agli altri già alla stazione, insieme a un cambio di vestiti usati dopo l’omicidio; l’altro indagato visto con una piccola pistola in mano, i tentativi di uno dei due indagati di intimidire gli altri ragazzini (“mentre camminavamo mi pare che abbia detto che questo doveva rimanere tra noi cinque”) e soprattutto l’evidente choc degli altri testimoni: “Io non ho reagito in nessun modo. 

Thomas faceva dei versi quasi di morte e loro gli dicevano di stare zitto... io ero allibito, non sapevo cosa fare, volevo fermarli ma non sapevo come fare. Mentre lo facevano sembrava che non ci stessero più con la testa”, ha detto un ragazzo. “Nonostante l’accaduto siamo andati al mare a fare il bagno”, ha aggiunto, e lì uno dei due presunti assassini “si è disfatto del coltello che aveva avvolto in un calzino sporco di sangue, lasciandolo dietro agli scogli”. Sull’uso di stupefacenti, come probabile concausa dei fatti, uno dei testimoni è stato chiaro: “Io non ho fumato stupefacenti. Mentre eravamo insieme non hanno fatto uso di sostanze stupefacenti. In seguito hanno fumato erba, ma non io”.Expand article logo  

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