Vigili del fuoco

20° anniversario della prima missione dei Vigili del fuoco in Antartide

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Nella mattina del 26 giugno si è svolta all’ISA – Istituto Superiore Antincendi – la cerimonia del 20° anniversario della prima missione in Antartide dei Vigili del Fuoco nel contesto del PNRA – Piano Nazionale Ricerche in Antartide. I Vigili del fuoco iniziarono a dare il loro contributo a partire dal 2004, in occasione della 19° spedizione italiana. Il loro compito fu fornire supporto logistico e tecnico per il funzionamento oltre a occuparsi della sicurezza della stazione, della sorveglianza antincendio, del funzionamento delle telecomunicazioni e della gestione dei carburanti.

Il Comandante dell’ISA, l’ing. Maria Cavaliere ha dato il benvenuto alle autorità e agli ospiti intervenuti descrivendo il ruolo dell’Istituto nell’alta formazione tramite l’organizzazione di corsi e collaborazioni con i più importanti istituti di ricerca. Proprio come accaduto con Enea. Uno scambio costante di informazioni e dati utili per la ricerca e la prevenzione incendi senza trascurare altri accordi di collaborazione, come il più recente con il FAI.

Il Capo del Corpo, ing. Carlo Dall’Oppio, ha parlato dei 40 anni di Enea in Antartide, considerandoli una “eccellenza della scienza italiana” e dei 20 anni dei Vigili del fuoco che collaborano in questo ambiente estremo grazie all’attenta capacità di pianificazione, dote che è alla base del lavoro dei VF.

Per il Capo del Dipartimento, Prefetto Renato Franceschelli, la professionalità e lo spirito di collaborazione dimostrati in questi 20 anni di missione sono i pregi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. “Siamo orgogliosi di aver collaborato con Enea e di aver rinnovato l’accordo per i prossimi 20 anni, con sempre più spirito di innovazione, disponibilità e apertura”.

Il Presidente di Enea, ing. Gilberto Dialuce, ha spiegato come da 40 anni Enea si occupa della componente logistica e scientifica per le spedizioni in Antartide, affrontando sfide tecniche e organizzative in ambienti estremi. La collaborazione ormai consolidata con i Vigili del fuoco ha permesso di perfezionare i sistemi di sicurezza e antincendio e di realizzare la pista di atterraggio per gli aeromobili. Attività svolte con esperienza e professionalità, considerando l’Antartide “una palestra tecnologica per sviluppare nuove competenze poiché Enea ha come missione istituzionale fare ricerche applicate e sviluppare soluzioni tecnologiche che devono funzionare nelle condizioni più estreme e di conseguenza che possano essere utili in altri ambienti con esigenze specifiche di questo tipo.”

L’ing. Giorgio Alocci, già Dirigente Generale del Corpo Nazionale VVF, ha esordito ricordando come è nata questa collaborazione tra Vigili del Fuoco ed Enea e di come il Prefetto Morcone, al tempo Capo Dipartimento, promosse questo progetto. Ha poi ricordato il collega ing. Luigi De Andreis, prematuramente scomparso nel 2014, che fu protagonista dell’organizzazione della prima spedizione in Antartide.

L’Ispettore antincendi in quiescenza Ettore Fulvio Vanetti fu il primo Vigile del fuoco a recarsi in Antartide. Nel suo racconto, in cui si sono fuse nostalgia, ironia e commozione, sono state descritte le difficoltà di operare in quel contesto così estremo. Anche riuscire a fare una semplice manutenzione degli automezzi era comunque una impresa complessa. A distanza di anni non si sarebbe mai immaginato che sarebbe stato raggiunto un risultato così importante. “Qualcuno mi chiedeva, cosa ci fa un Vigile del fuoco in Antartide? Un paio di piccoli incendi li ho spenti – ha continuato Vanetti – ma soprattutto ho fatto il meccanico, ho fatto il falegname, ho fatto l’idraulico, ho fatto di tutto. Noi eravamo anche aerofornitori, ossia fornivamo gli aeroplani presenti nella base. L’officina era la casa dei Vigili del fuoco in Antartide. Noi eravamo sempre li con i meccanici Enea”.

Al termine degli interventi sono stati consegnati attestati di ringraziamento per il prezioso contributo alla missione al personale dei Vigili del fuoco e dell’ENEA che 20 anni fa ha permesso la realizzazione di questa “visione”.

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