cronaca

Caso Santanchè, chiesto un secondo rinvio a giudizio per la ministra per il falso in bilancio delle società Visibilia

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Con la titolare del Turismo altre 16 persone sono accusate di falso in bilancio per alcuni esercizi che vanno dal 2016 al 2022. Nei mesi scorsi i pm avevano chiesto un altro rinvio a giudizio per la presunta truffa Covid a danno dell’Inps

La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per la ministra del Turismo Daniela Santanchè e altre 16 persone con l’accusa di falso in bilancio relativa alle aziende della galassia Visibilia. Si tratta di una seconda richiesta di processo, dopo quella arrivata nei mesi scorsi sempre a carico di Santanchè, accusata per una presunta truffa ai danni dell’Inps per la cassa integrazione Covid incassata da Visibilia nonostante i 13 dipendenti continuassero a lavorare.

In questa seconda richiesta di rinvio a giudizio figura anche il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero, oltre che tre società: Visibilia editore Spa (società quotata in borsa), Visibilia srl (in liquidazione) e Visibilia editrice srl. «L’ipotesi di reato attiene alla contestata falsificazione dei bilanci di esercizio». Le ipotesi di reato attengono alla contestata falsificazione dei bilanci di esercizio dal 2016 al 2022 per Visibilia Editore Spa, dal 2016 al 2020 per Visibilia Srl in liquidazione e dal 2021 al 2022 per Visibilia editrice Srl.

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